Islam
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Per l’Islam italiano la priorità è la formazione
Per l’Islam italiano la priorità è la formazione
Ha un dottorato in neuroscienze, ma ora si dedica a tempo pieno alla teologia islamica e all’insegnamento. Francesca Bocca-Aldaqre è convinta che i musulmani debbano concentrarsi sull’approfondimento della propria religione
Francesca Bocca-Aldaqre è una studiosa di teologia islamica e direttrice dell’Istituto di Studi Islamici Averroè di Piacenza. Il suo ultimo libro è “Sotto il suo passo nascono i fiori. Goethe e l’Islam” (La Nave di Teseo), scritto con Pietrangelo Buttafuoco. L’intervista fa parte della serie “Voci dell’Islam italiano”, realizzata nell’ambito del progetto “L’Islam in Italia. Un’identità in formazione”
Leggi l'intervista a Francesca Bocca-Aldaqre su oasiscenter.eu...
L’impegno civile di una musulmana a Milano
L’impegno civile di una musulmana a Milano
Dal consiglio d’istituto dei figli al Consiglio comunale, passando per le associazioni dei quartieri e l’attivismo nella comunità islamica. Sapendo di aver accesso a più mondi, Sumaya Abdel Qader ha voluto giocarsi in prima persona.
Sumaya Abdel Qader è consigliera comunale a Milano e una delle fondatrici dei Giovani Musulmani d’Italia (GMI). Il suo ultimo libro è “Quello che abbiamo in testa” (Mondadori). L’intervista fa parte della serie "Voci dell'Islam italiano", realizzata nell’ambito del progetto "L'Islami in Italia. Un'identità in formazione".
Leggi l'intervista a Sumaya Abdel Qader su Oasiscenter.eu...
L’impegno civile di una musulmana a Milano
L’impegno civile di una musulmana a Milano
Dal consiglio d’istituto dei figli al Consiglio comunale, passando per le associazioni dei quartieri e l’attivismo nella comunità islamica. Sapendo di aver accesso a più mondi, Sumaya Abdel Qader ha voluto giocarsi in prima persona.
Sumaya Abdel Qader è consigliera comunale a Milano e una delle fondatrici dei Giovani Musulmani d’Italia (GMI). Il suo ultimo libro è “Quello che abbiamo in testa” (Mondadori). L’intervista fa parte della serie "Voci dell'Islam italiano", realizzata nell’ambito del progetto "L'Islami in Italia. Un'identità in formazione".
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A New Delhi i musulmani sono costretti a vivere nella paura
A New Delhi i musulmani sono costretti a vivere nella paura
Le proteste contro la nuova legge sulla cittadinanza che discrimina i musulmani, organizzate a New Delhi e in altre città dell’India, avevano dato ai cittadini indiani la speranza di avere una legittimità democratica, morale e intellettuale nel mettere in discussione leggi approvate dal governo. Ma le rivolte antimusulmane avvenute nella capitale tra il 24 e il 26 febbraio hanno distrutto questa speranza.
La nuova legge (Citizenship amendment act, Caa), che garantisce una corsia preferenziale alla cittadinanza indiana ad alcune minoranze religiose ma, fatto fondamentale, non ai musulmani, è stata vista da avvocati, attivisti e intellettuali, oltre che dalla comunità musulmana, come restrittiva e contraria al principio di uguaglianza sancito dagli articoli 14 e 15 della costituzione.
Leggi l'articolo su internazionale.it...
Puoi scoprire di più sull'islamofobia con il kit-formativo di Pars Blasfemia II
Fotografia:Un uomo viene picchiato durante gli scontri contro la legge sulla cittadinanza, New Delhi, India, 24 febbraio 2020. (Danish Siddiqui, Reuters/Contrasto)
Donne di fede. Diversità spirituali in prospettiva femminile
Donne di fede. Diversità spirituali in prospettiva femminile
martedì 25 febbraio, ore 9, Sala dell'Istituto di Santa Maria in Aquiro 72 Piazza Capranica Roma
Nell'ambito del "Progetto conoscenza" dedicato allo studio delle minoranze religiose in Italia e delle diverse modalità in cui queste ultime si pongono all’interno del contesto sociale italiano, grazie all’iniziativa della Sen. Valeria Fedeli, il Centro Studi LIREC organizza questo Convegno.
L’obiettivo è quello di promuovere il dialogo e lo scambio di esperienze attraverso le testimonianze di alcune rappresentanti di diverse fedi, tutte impegnate a salvaguardare i principi fondamentali della dignità dell’uomo e della donna, sottolineando l’originalità e il ruolo vitale che le donne di fede rivestono non solo all’interno delle rispettive comunità religiose, ma anche nell’odierna società multiculturale e multireligiosa
Donne nelle chiese e nelle comunità di fede
Donne nelle chiese e nelle comunità di fede: qualcosa da cambiare?
A partire da lunedì 10 febbraio e fino a maggio a Milano, un ciclo di 4 incontri per approfondire il ruolo delle donne nelle comunità ebraiche, islamiche, nelle chiese cristiane evangeliche e nella chiesa cattolica romana
Si tratta di un ciclo di 4 incontri, che si inaugurano lunedì 10 febbraio, per approfondire il ruolo delle donne nelle comunità ebraiche, islamiche, nelle chiese cristiane evangeliche e nella chiesa cattolica romana.
Leggi la notizia e scopri le date dei prossimi incontri su nev.it
(l'immagine rappresenta la ricostruzione al femminile del “Quarto Stato” di Giuseppe Pellizza da Volpedo realizzato da insegnanti e allieve dell’Istituto tecnico commerciale “Giovanni Caboto” di Chiavari - lunedì 15 gennaio 2018)
Il terrorismo islamico non muore con al-Baghdadi
La comunità internazionale esulta per l’uccisione di Abu Bakr al-Baghdadi, fondatore di Daesh. Ma “le idee per le quali egli ha ucciso e terrorizzato persone innocenti sono ancora vive e vegete, poiché altri seguiranno la sua strada”. Un giovane studioso musulmano invita a respingere l’idea che “l'islamismo non abbia nulla a che fare con l'islam”. Esso, afferma, è “il frutto dannato della mescolanza tra politico e religioso”. Pubblichiamo del nostro collaboratore ed esperto di affari islamici. (Traduzione a cura di AsiaNews).
Maometto. La rivelazione del Corano e la nascita dell’Islam
Per il ciclo di incontri "Fondatori di religioni. Carisma individuale e contesto sociale all’origine delle tradizioni religiose", la Fondazione Collegio San Carlo di Modena presenta la conferenza di Paolo Branca (Professore di Lingua e letteratura araba - Università Cattolica di Milano): Maometto. La rivelazione del Corano e la nascita dell’Islam
martedì 26 novembre 2019 - ore 17.30 - Centro Studi Religiosi - Fondazione Collegio San Carlo
Il Myanmar sotto processo per genocidio
Nell’estate del 2017, la minoranza musulmana dei Rohingya visse un nuovo capitolo della discriminazione e della persecuzione subita da decenni in Myanmar, l’ex Birmania, in cui vive da oltre mille anni. Le operazioni di rastrellamento della popolazione musulmana nella regione del Rakhine, condotte nell’estate del 2017 a fini di rappresaglia contro gli attacchi dell’organizzazione indipendentista Arsa (Arakan Rohingya Salvation Army) ai danni delle forze armate nazionali, portarono a enormi conseguenze in termini politici e umanitari. Secondo le stime raccolte da Unhcr, a un mese dallo scoppio delle violenze le vittime civili erano oltre 6.000, uccise spesso con esecuzioni sommarie e stupri su vasta scala, come dimostrato poi dal rinvenimento di numerose fosse comuni e di interi villaggi dati alle fiamme allo scopo di cancellare qualsiasi evidenza dei crimini perpetrati dalle forze nazionali.