La pandemia ha diviso ultraortodossi e laici

Come la pandemia ha diviso ultraortodossi e laici israeliani
La frattura tra la componente laica e quella ultraortodossa (o haredi) in Israele non è certo una novità, ma la pandemia ha allargato lo iato tra le due parti e costretto il Paese ad una seria riflessione sulle conseguenze che il separatismo di una parte della sua popolazione ha sull’intera comunità.
Gli haredim (‘timorati di Dio’) rappresentano il 12% della popolazione israeliana, vantano un alto tasso di natalità, vivono principalmente in quartieri separati, seguono regole sociali specifiche basate sui testi sacri e sull’interpretazione data dai rabbini e hanno scuole proprie (le yeshivot), in cui gli uomini si dedicano per tutta la vita allo studio della Torah, evitando così il servizio militare obbligatorio.
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